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Il Natale in Italia è una delle festività più sentite. Soprattutto a tavola dove, ogni anno, gli italiani amano gustare alcuni dei piatti tipici della tradizione regionale. I dolci di Natale, ovviamente, non fanno eccezione. Dalla Micooula lombardo alla Cubbaita siciliana, ogni regione ha una propria tradizione di dolci natalizi. Oggi, dunque, andremo alla scoperta del dolce natalizio tipico di ogni regione italiana.
I dolci di Natale: ecco quelli tipici di ogni regione d’Italia
L’Italia, come sappiamo, è una terra ricca di tradizioni, specialmente a tavola. Ogni regione, infatti, ha i propri piatti tipici. Non fanno eccezione i dolci di Natale, che anzi sono essi stessi espressione della tradizione culinaria di quella terra. Se il panettone, e più recentemente il pandoro, rappresenta uno fra i dolci natalizi più famosi, molti altri sono i dolci che accompagnano le festività di questo periodo. Andiamo, quindi, alla scoperta di quelli più rappresentativi del territorio.
Il dolce di Natale della Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta, la più piccola regione italiana, è anche una delle regioni più “esposte” agli influssi provenienti dalla vicina Francia. Il dolce di Natale tipico della Valle d’Aosta, però, richiama in particolare la tradizione culinaria italiana. La Micooula, così si chiama questo dolce natalizio tipico, è un pane di segale a cui vengono aggiunti frutta secca, fichi, uva, noci e castagne. In realtà, non esiste una ricetta di questo dolce di Natale valdostano. Inoltre, sarebbe anche improprio definirlo come dolce natalizio, poiché esso viene consumato tutto l’anno. Tuttavia, da tempo ormai, la festa dedicata a esso viene celebrata l’8 dicembre, collegando inevitabilmente la Micooula alle festività natalizie.
Dolci natalizi del Piemonte: fra Bonèt e Tronchetto di Natale
Il Piemonte è la regione che, storicamente, ha costituito il nucleo centrale dell’unità d’Italia. Ricca di tradizioni culinarie, fra cui le famose nocciole piemontesi, anche questa regione possiede un proprio dolce di Natale tipico. La tradizione dolciaria del Piemonte è molto vasta, come sanno i più golosi. Non soltanto a Natale, ma nel corso di tutto l’anno. È il caso del Bonèt, un dolce natalizio tradizionale a base di amaretti, cacao, latte e rum che spesso viene consumato anche durante il resto dell’anno.
Se c’è un dolce natalizio piemontese per eccellenza, però, questo è il Tronchetto di Natale. I più affezionati alle tradizioni sapranno che durante la notte di Natale, in molte zone d’Italia, vi è l’usanza di bruciare un ciocco di legno per propiziarsi il nuovo anno. Questo dolce natalizio, a base di cioccolata, panna, brandy e marroni, richiama proprio questa tradizione.
Pandolce, il dolce di Natale in Liguria
La Liguria è una regione italiana che ha raccolto l’influsso di numerose culture, affacciata com’è sul mare. Non è da meno la cucina ligure e, ovviamente, i dolci natalizi liguri. Fra tutti, il dolce natalizio per antonomasia di Genova e dintorni è sicuramente il Pandolce (all’estero chiamata anche Genoa cake). Questo dolce, che può essere visto come il panettone ligure, è una focaccia arricchita con uvetta, pinoli e frutta candita. Quando a Natale si consuma questo dolce, la tradizione ligure, inoltre, vuole che il più giovane commensale rimuova il rametto di ulivo che si pone su esso, mentre il più anziano tagli il dolce per distribuirlo a tutti i commensali.
Oltre il Panettone, il dolce natalizio della Lombardia
La Lombardia è un’altra terra ricca di tradizioni culinarie. Se tutti conosciamo perfettamente il Panettone, prodotto che in un certo senso è diventato il dolce natalizio italiano per eccellenza, molti altri sono i dolci natalizi tipici della Lombardia. Fra questi, il Bossolà: una ciambella estremamente soffice, che richiede una lunga lavorazione, ma che ripaga degli sforzi con il suo sapore rustico. Non solo, perché secondo la tradizione il suo nome richiama al termine celtico usato per indicare il serpente arrotolato: un simbolo di buon auspicio, spesso presente nelle leggende di questo popolo, che dovrebbe essere beneaugurante anche per chi mangia il Bossolà.
Il dolce natalizio tipico del Trentino Alto Adige
Talvolta i dolci natalizi perdono la loro connotazione legata alle festività natalizie e prendono a essere dolci consumati durante tutto l’anno. Di base, però, si tratta di dolci della tradizione, quando il consumo di certi cibi “ricchi” non era possibile durante tutto l’anno. Il dolce natalizio tipico del Trentino Alto Adige richiama a questa verità: lo Zelten, termine che deriva dal tedesco selten, ossia raramente. Questo dolce, preparato con frutta secca, uvetta, cannella e canditi, storicamente veniva preparato una volta all’anno, proprio in occasione delle festività natalizie.
Dolce tradizionale di Natale del Friuli Venezia Giulia
Il Friuli Venezia Giulia, almeno per il nord, è la regione più a oriente. Inevitabili, quindi, le influenze che le terre orientali, nonché quelle a nord, hanno avuto sulle sue tradizioni culinarie. Comprese quelle relative ai dolci tradizionali di Natale. Uno dei dolci tipici consumati a Natale in questa regione, infatti, è la Gubana. Il suo nome, probabilmente, deriva dallo slavo e, infatti, in Slovenia si trova un dolce simile alla Gubana, la Putizza. Il dolce, comunque, è una preparazione lievitata farcita di noci, uvetta, pinoli che somiglia, anche al Presnitz triestino e allo Strudel.
Non solo Pandoro: i dolci tipici del Natale in Veneto
Al pari del panettone in Lombardia, il Veneto è indissolubilmente legato alla tradizione del Pandoro. La sua tradizione è antichissima, però, la sua creazione ufficiale è tutto sommata recente: come sanno tutti, infatti, fu Domenico Melegatti a depositare il brevetto nel 1894. Al netto del pandoro, però, in Veneto sono numerosi altri i dolci natalizi tipici. Un altro celebre preparazione dolciaria del Natale veneto è il Mandorlato di Cologna Veneta. Com’è facile comprendere dal suo nome, questo dolce è a base di mandorle, arricchite con miele, zucchero e albume d’uovo. Un dolce apprezzato perfino ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia.
Il Panòn, i dolci natalizi tipici dell’Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è ampiamente conosciuta per la sua cucina regionale, forse una delle più ricche d’Italia. Forse un po’ meno conosciute sono le preparazioni dolci dedicate al Natale. Fra le più tipiche, diffusa soprattutto nel bolognese, troviamo sicuramente il Panòn. Come si intuisce, un lievitato arricchito con frutta candita, cioccolato e uva sultanina. Quando si avvicina il periodo natalizio, questo dolce viene preparato in forma quadrata o rettangolare. Accanto a questo dolce, e simile a questo, spesso si trova il Certosino o Panspeziale. Questo dolce, inizialmente preparato dagli speziali (i farmacisti medievali, da cui il nome) e poi dai fra certosini (da cui, ancora una volta, il nome) è un dolce a base di mandorle, pinoli, miele, frutta candita, marmellata di mele cotogne o mostarda. Un dolce assolutamente tipico della cultura emiliana.
Panforte, il dolce tipico della Toscana
La Toscana è un’altra terra italiana ricca di tradizioni a tavola. I dolci di questa regione non possono essere da meno. Il dolce natalizio tradizionale di questa terra, dunque, rispecchia in pieno questa grande cultura: il Panforte. Si tratta di un dolce la cui origine è antichissima, preparato dagli speziali senesi e destinato ai nobili toscani. Gli ingredienti che di questo Pane Natalizio vanno dall’arancia, al cedro, il melone, le mandorle e altre spezie. Questo dolce è così tipico che, nel 2013, ha persino ricevuto la denominazione di Indicazione geografica protetta (IGP).
I dolci di Natale della Capitale, il Pangiallo
La regione che ospita la capitale d’Italia, Roma, non poteva essere da meno rispetto alle altre regioni italiane in quanto a dolci natalizi. Quello che si mangia nel Lazio durante le festività è il cosiddetto Pangiallo, un dolce dal caratteristico colore giallo. A conferire questa colorazione, in particolare, è il tuorlo d’uovo con cui si spennella la mistura di farina, frutta secca, miele e cedro candito. Secondo la tradizione, la preparazione di questo dolce avviene il 21 dicembre, quando si celebra il Solstizio d’inverno, come forma di propiziazione per le giornata di sole che il Pangiallo, col suo tipico colore, ricorda.
Il Torciglione, il dolce natalizio tipico dell’Umbria
L'Umbria ha un dolce natalizio tipico che, oltre a essere una vera e propria specialità, è fortemente simbolico. Il suo nome è Torciglione, ed è preparato con farina di mandorle, guarnito con mandorle, pinoli, uva passa. A caratterizzare questo dolce natalizio, però, è più che altro la sua forma attorcigliata, che vuole rappresentare la ciclicità dell’anno. Infatti, esso viene composto in maniera tale da ricordare un serpente: le mandorle e pinoli vengono disposte come squame, mentre al posto degli occhi viene messa della frutta candita. Un dolce natalizio tipico che lascia riflettere sul trascorrere del tempo.
Pizza de Natà, il dolce natalizio delle Marche
La Pizza de Natà è un dolce marchigiano che ricorda, nella forma e nel sapore, il panettone natalizio. Come il Torciglione umbro, però, anche la Pizza de Natà ha un significato simbolico che va oltre la tradizione natalizia. Questo dolce tipico dell’entroterra, infatti, è preparato con farina, olio d'oliva, nocciole, noci, mandorla, uva sultanina, fichi secchi. Ognuno di questi ingredienti ha uno specifico significato: la noce, per esempio, è un simbolo di rigenerazione. Il fico, invece, è legato alla fertilità della fauna e della flora. Infine, l’uva sultanina si collega alla tradizione marchigiana di mangiare, nel primo giorno dell’anno, i chicchi d’uva della precedente vendemmia per propiziare l’anno nuovo.
Il dolce di Natale tipico dell’Abruzzo
Gli abitanti dell’Abruzzo, anticamente, avevano la tradizione di preparare un pane rustico, a base di farina di granturco e cotto nel forno a legno. Il colore della crosta di questo pane, solitamente, era di colore molto scuro. Per questa ragione, questo pane prese a essere chiamato Pan rozzo. Ispirandosi a questa tradizione, il pasticciere pescarese Luigi D’Amico inventò un dolce che prese il nome di Parrozzo: alla farina di granturco, aggiunse le uova e la farina di mandorle. Per simulare la crosta di colore scuro, poi, il pasticciere ricoprì il dolce con del cioccolato: nacque così il Parrozzo, il dolce di Natale tipico dell’Abruzzo, che da quasi un secolo rende più gustose le tavole di Pescara e dintorni.
I Caragnoli, il dolce tipico di Natale secondo il Molise
Il Molise è una terra spesso bistrattata per via della sua semplicità. Eppure, nonostante questo, si tratta di una terra ricca di tradizioni e cultura, anche a tavola. Anche a Natale, quando i molisani sono dediti alla preparazione dei Caragnoli. Questo tipico dolce natalizio è a base di farina, uova e olio. La sua caratteristica, tuttavia, è la forma elicoidale che viene conferita alla pasta, prima di essere fritti e ricoperti di miele. Ai Caragnoli, poi, si accompagna un altro dolce di Natale: i Rosacatarre. Anche questi a base di farina, uova e olio, la pasta viene invece manipolata fino ad assumere la forma di petali di rosa, che poi vengono fritti e ricoperti di miele.
La Campania, gli struffoli e altri dolci tipici di Natale
La Campania è una terra molto legata alle festività natalizie. Non a caso, quando si parla di dolci tipici di Natale, spesso, quelli della Campania vengono citati al fianco di altri dolci tipici. Un dolce tipico di questa tradizione, indubbiamente, sono gli Struffoli. Si tratta di piccole palline di pasta dolce, fritte e successivamente ricoperte di miele e, quindi, guarnite con confetti e frutta candita. Si tratta, comunque, soltanto di una delle decine di ricette tipiche. Fra gli altri dolci di Natale tipici, infatti, troviamo i Mustaccioli, un impasto di farina, zucchero, frutta candita glassata con cioccolata, i Roccoco, delle ciambelle di farina, mandorla e zucchero dalla consistenza molto dura, e i Raffaioli, una sorta di Cassata napoletana, preparata con ripieno di cioccolato e ricoperti con glassa bianca.
I dolci della tradizione natalizia della Basilicata
Spostando la ricerca dei dolci della tradizione natalizia verso sud è possibile vedere come cambiano anche gli ingredienti delle ricette. In Basilicata, per esempio, il dolce tipico di Natale, i Calzoncelli, sono preparati con un ripieno di crema di castagne o ceci. Avvolti in una sfoglia preparata con farina di grano, questi dolci vengono prima fritti e poi cosparsi con zucchero a velo oppure con miele. Come la Campania, però, anche la Basilicata ha un’ottima tradizione di dolci natalizi. Accanto ai Calzoncelli, quindi, troviamo altre ricette come quella delle Strazzate: si tratta di una preparazione, a base di farina, mandorle, uova, dal cuore tenero e dal guscio croccante.
I dolci tipici di Natale della Calabria: golosi, fin dal nome
La Calabria è una terra che si affaccia già al mondo, sospesa verso il Mediterraneo. Inevitabilmente, anche la sua cucina vive degli influssi che riceve dalle terre più o meno lontane che condividono questo specchio d’acqua. Questo vale anche per i dolci, chiaramente, per cui i calabresi - come tutti gli italiani - vanno matti. Lo dimostra il dolce tipico natalizio della Calabria: il Cannarituli, letteralmente golosità. Questa tipica preparazione natalizia consiste in piccoli cannoli fritti e, successivamente, decorati con il miele. Questo è sufficiente per rendere deliziose le festività natalizie.
I dolci di Natale della Sicilia
La Sicilia è una terra con una lunga tradizione dolciaria, come sanno tutti coloro i quali non sanno resistere a un Cannolo siciliano o a una Cassata. Ovviamente, non può essere da meno la tradizione dei dolci tipici di Natale. Una preparazione che non può mancare sulle tavole siciliane, in occasione del Natale, indubbiamente, è il Cubbaita. Si tratta di un torrone, con una tradizione antichissima, preparato a base di zucchero, miele, mandorle. Se però si vuole ottenere davvero il meglio da questo dolce natalizio allora si devono impiegare i rinomati pistacchi di Bronte, il cui gusto vale da solo il sapore di questo torrone.
I dolci natalizi della Sardegna
La Sardegna è una terra assolutamente unica, così vicina all’Italia eppure così lontana in certi momenti. Non solo nella lingua, così diverse da tutti i dialetti italiani, ma anche nella cucina. Il dolce tipico natalizio servito in Sardegna prende il nome di Seadas o, a seconda della località, Sebadas. Si tratta di un dolce realizzato un formaggio fresco, inserito all’interno della pasta sfoglia, che viene successivamente fritta. A conclusione della cottura, quindi, il dolce viene guarnito con miele.
Adesso conoscete tutti i dolci natalizi italiani. Non vi resta che assaggiare tutti e scegliere quello che preferite.